Ultimo Aggiornamento: 16 Marzo, 2021
Ci sono alcuni studi che trattano proprio dell’efficacia dell’estensore del pene. Se stai cercando rassicurazioni su questo argomento, allora sei nel posto giusto.
Molti sono gli uomini che hanno bisogno di essere rassicurati sulle proprie dimensioni, oltre che di avere la possibilità di utilizzare degli strumenti che aumentino le dimensioni.
Sono spesso però male informati o soffrono di dismorfofobia del pene e magari potresti essere anche tu uno di questi.
Nonostante ciò, un estensore del pene è un metodo non invasivo di prolungamento del membro, che puoi utilizzare per migliorare la tua situazione in modo permanente.
Contenuti
- Studi sull’efficacia dello sviluppatore del pene
- Qual è la misura media di un pene?
- Gli effetti collaterali all’utilizzo di un estensore del pene
- Chirurgia plastica o estensore per il pene?
- Lo studio sull’estensore Golden Erect
- L’efficacia dell’estensore del pene: lo studio dell’ospedale San Giovanni di Torino
- Conclusione
Studi sull’efficacia dello sviluppatore del pene
Gli uomini che desiderano un intervento chirurgico per aumentare la lunghezza del proprio pene dovrebbero prima considerare altri metodi meni invasivi, come i dispositivi di trazione del pene.
Gli studi che hanno trattato nel tempo l’argomento degli estensori del pene sono stati eseguiti sia da riviste del settore, sia dalle stesse aziende di produzione per accertare l’efficacia dei propri prodotti.
Nel numero di aprile del British Journal of Urology International è stata condotta una revisione su una precedente ricerca proprio per capire quale fossero i risultati derivanti da un utilizzo prolungato di diversi estensori per il pene.
I ricercatori hanno quindi concluso che gli estensori del pene siano più efficaci di altri metodi invasivi e non, come le pompe a vuoto, gli esercizi di stretching, o anche iniezioni di botox.
Allo stesso modo, anche un intervento di chirurgia del pene può avere risultati minori rispetto all’uso costante di un estensore.
Il professor Gontero, dell’Università di Torino, ha sottolineato come sulla base delle prove derivate da questi studi sia meglio utilizzare un estensore per il pene, piuttosto che la chirurgia.
La chirurgia per il pene è una tecnica invasiva che può causare complicazioni e esiti indesiderati. Altro fattore fondamentale da considerare è il lato psicologico che riguarda la propria percezione delle proprie dimensioni.
Gontero ha detto che gli urologi sono spesso avvicinati da uomini preoccupati per le misure del loro membro, ma nella maggior parte dei casi, questi uomini hanno dimensioni nella norma.
Esistono comunque alcune condizioni mediche, come la malattia di Peyronie e altre anomalie congenite, che possono portare a un pene più corto o curvo.
Anche la mancanza di pelle dovuta ad una circoncisione aggressiva o ad un’infiammazione cronica possono far sembrare il pene più piccolo. Per non parlare del peso eccessivo.
Qual è la misura media di un pene?
Secondo la maggior parte degli studi esaminati, un pene viene considerato normale se la sua dimensione a riposo è superiore a 4 centimetri, mentre da eretto è superiore a 7,5 centimetri.
In entrambi i casi, il pene viene misurato lungo il lato superiore, un’indicazione da considerare nel caso tu volessi capire effettivamente di quanti centimetri disponi.
Gontero ha affermato che gli studi sull’efficacia degli estensori del pene li indicano come migliori rispetto ad altri dispositivi o alla chirurgia del pene.
“La nostra revisione suggerisce che gli estensori rappresentano un metodo di allungamento del pene efficace e durevole, in grado di allungare il pene in media di 1,8 centimetri con effetti collaterali minimi.”
Gontero e il suo collega Oderda hanno esaminato per questa ricerca almeno altri cinque studi al riguardo. Hanno preso i dati di 121 uomini in totale, 72 dei quali hanno utilizzato gli estensori del pene.
Hanno quindi scoperto che le procedure chirurgiche hanno portato ad aumenti medi della dimensione a riposo fino a 2,5 centimetri, così come è successo anche attraverso l’utilizzo degli estensori del pene, di tre brand diversi.
La vera differenza tra le due metodologie risiede nell’invasività dell’intervento e nella possibilità di mantenere più a lungo i risultati grazie all’estensore del pene.
Gli effetti collaterali all’utilizzo di un estensore del pene
Nonostante un estensore per il pene sia meno invasivo rispetto ad un intervento chirurgico è comunque possibile lo sviluppo di problematiche derivanti dal suo utilizzo.
Prima di iniziare a utilizzare un dispositivo di questo tipo, però, rivolgiti al tuo medico di fiducia per capire quale sia il modo migliore per procedere.
In secondo luogo, indossalo sempre nei limiti consigliati da brand prescelto per evitare di danneggiare troppo i gioielli di famiglia.
Negli studi effettuati dalle case di produzione, una piccola percentuale di uomini che hanno utilizzato a lungo un estensore per il pene ha riferito di aver avuto dolore, prurito e lividi.
Altri effetti collaterali possono essere intorpidimento, o anche l’assenza di cambiamenti significativi dopo sei mesi di utilizzo.
Molti uomini, e magari anche tu sei tra questi, hanno scoperto di avere comunque un pene nella gamma delle dimensioni normali, nonostante avessero la percezione di averlo troppo piccolo.
Non perdere mai la speranza.
Chirurgia plastica o estensore per il pene?
BJUI è una delle riviste mediche più rispettate al mondo, con una gamma veramente internazionale di articoli pubblicati in ogni numero.
Per più di novant’anni, ha fornito preziose informazioni pratiche sotto forma di articoli originali, recensioni, commenti, articoli di educazione chirurgica e articoli di scienza traslazionale in tutto il campo dell’urologia.
Tra questi, diversi articoli hanno riguardato nel tempo l’efficacia degli estensori del pene. I metodi di allungamento del pene rimangono tuttora una questione controversa.
Le procedure chirurgiche sono caratterizzate da indicazioni scarsamente definite e da un tasso di complicazioni relativamente alto.
Gli studi sulle tecniche non chirurgiche, invece, non sono così tanti come si potrebbe pensare. I ricercatori che ne hanno fatto una revisione hanno tentato di coinvolgerli tutti.
Gli studiosi Gontero e Oderda hanno esplorato se i metodi non chirurgici di allungamento del pene possono avere un effettivo background scientifico.
Il metodo più efficace sembrerebbe essere proprio attraverso l’utilizzo costante e corretto degli estensori del pene, il quale dovrebbe venire proposto al posto di un intervento invasivo.
Immagino che anche tu sia più sicuro pensando di utilizzare un dispositivo innocuo, piuttosto che sottoporti ad un’operazione al tuo pene.
I risultati ottenuti dall’utilizzo di un dispositivo di prolungamento del pene non sono inferiori a quelli dati dalla chirurgia, anzi.
Lo studio sull’estensore Golden Erect
La dimensione del pene è una questione di grande interesse tra gli uomini che sono affetti dalla sindrome del pene corto. Il più delle volte, però, credono solo di avere il pene più piccolo della media maschile.
Esistono diversi metodi per sopperire a questa mancanza. Secondo gli studi i dispositivi più efficaci anche a lunga durata sono gli estensori per il pene.
L’applicazione di questi prodotti di prolungamento del pene ha effetti sia sulla lunghezza che sulla circonferenza del tuo membro. Come hai visto, ci sono diversi studi al riguardo.
Lo studio condotto per testare l’estensore Golden Erect ha coinvolto soggetti che si lamentavano del pene corto, presentati alla clinica di riferimento tra settembre e dicembre 2008.
Dopo aver misurato la lunghezza del pene sia a riposo, che in erezione, oltre alla circonferenza, gli uomini partecipanti allo studio hanno indossato l’estensore per il pene per 4-6 ore al giorno nel corso delle prime due settimane, e poi 9 ore al giorno.
I medici hanno visitato i pazienti alla fine del primo e del terzo mese per misurare sia la lunghezza che la circonferenza di ognuno.
I risultati dello studio
Lo studio condotto sullo sviluppatore del pene Golden Erect si è concentrato sui cambiamenti nella lunghezza del pene a riposo e in erezione nel corso dei tre mesi di utilizzo.
I 23 uomini coinvolti nello studio avevano un’età tra i 20 e i 35 anni.
La lunghezza media del pene a riposo è aumentata da circa 8 centimetri a circa 10 centimetri nel giro di tre mesi.
Anche la lunghezza media del pene eretto è aumentata in modo significativo, con una maggiorazione di circa 1 centimetro, fino a 1,4 centimetri tra il primo e il terzo mese di controllo.
Non sono state invece evidenziate differenze significative riguardanti la circonferenza del pene prossimale. Il glande però è aumentato di almeno mezzo centimetro.
I risultati di questo studio hanno supportato l’efficacia del dispositivo nell’aumentare la lunghezza del pene e la possibilità di aumento anche nella circonferenza del glande.
L’efficacia dell’estensore del pene: lo studio dell’ospedale San Giovanni di Torino
I ricercatori dell’Ospedale San Giovanni Battista di Torino hanno contribuito a questa ricerca. Hanno affermato come l’uso di un estensore per il pene possa effettivamente essere una valida alternativa alla chirurgia.
I risultati sono significativi e soddisfacenti per i pazienti che hanno riscontrato questo tipo di problematica.
I casi studiati avevano una media di 47 anni ed hanno seguito uno studio durato 12 mesi, dopo essere stati sottoposti ad una consulenza psicosessuale.
Per sei mesi, hanno utilizzato un estensore per il pene da quattro a sei ore al giorno. Il prodotto di cui sono stati forniti comprendeva un anello di plastica, due aste dinamiche che producevano trazione e una fascia di silicone per mantenere il pene in posizione.
Il kit base che puoi trovare anche tu in una qualsiasi confezione di un dispositivo di sviluppo del pene.
Si tratta proprio di una composizione caratteristica di dispositivi simili che basano il loro funzionamento proprio sulla trazione e sulle microlacerazioni dei tessuti.
Agli uomini i medici hanno detto di aumentare la trazione da 600 grammi nel primo mese, fino a 1200 grammi nel sesto mese. I medici hanno controllato e misurato i pazienti al terzo, sesto e dodicesimo mese.
La media di utilizzo del dispositivo è stata di cinque ore nel primo mese e nel terzo. Poi i tester l’hanno indossato circa quattro ore nel sesto mese.
La lunghezza media del pene a riposo era di 7 centimetri e nel dodicesimo mese era aumentata del 32%, fino a raggiungere i 9 centimetri.
La lunghezza media del pene eretto, invece, era di 9,5 centimetri. Anche in questo caso hanno evidenziato un aumento del 18%, fino a raggiungere gli 11 centimetri.
I risultati dello studio
Nel corso dell’indagine, solo quattro pazienti hanno interrotto la procedura poiché hanno riscontrato dolore e lividi al pene, oppure risultati poco soddisfacenti o l’impossibilità di seguire correttamente il protocollo.
Come vedi, dipende da te capire come mantenere uno standard adeguato che comporti livelli di soddisfazione elevati quali quelli emersi nel corso di questa ricerca.
Su una scala da 1 a 4, il livello di soddisfazione complessiva è stato di 2,8, un punteggio quindi ottimale. Anche la vita sessuale degli uomini che hanno partecipato allo studio ha avuto un miglioramento di soddisfazione complessiva.
L’unico punto che non si è stabilizzato allo stesso livello degli altri parametri è stata la soddisfazione per la circonferenza del pene, segnato a 1,1.
Il medico che ha seguito la procedura ha affermato: “Sono disponibili numerose procedure chirurgiche che mirano ad allungare l’asta del pene o ad allargarne la circonferenza”.
“Tuttavia, questi hanno una serie di svantaggi, tra cui un’assenza di standardizzazione e un alto tasso di insoddisfazione per i risultati ottenuti.”
“Va anche sottolineato che la maggior parte degli uomini che cercano aiuto per un pene piccolo non soddisfano i criteri clinici per la chirurgia. Ad esempio, nel corso del nostro studio, solo un uomo su quattro aveva una dimensione a riposo inferiore ai 4 centimetri.”
“Dodici uomini tra quelli che hanno partecipato allo studio avevano una forma di dimorfismo. Cioè una scorretta visione del proprio corpo, mentre in otto avevano subito un intervento all’asta del pene.”
Conclusione
Non esistono molti studi sugli effetti dell’estensore del pene. La cosa rassicurante, però, è come quasi la totalità di queste ricerche affermi come l’uso di un estensore possa portare a risultati effettivi.
L’estensore per il pene è un metodo non invasivo per migliorare le proprie misure e la propria percezione del corpo.
Gli autori dell’ultimo studio di cui abbiamo parlato, portato avanti dall’Università di Torino, hanno dimostrato come un dispositivo di estensione del pene produca un risultato non solo efficace ma anche durevole.
Questi dati andrebbero confermati attraverso ulteriori studi per analizzare la percentuale di ingrandimento sia a riposo che in erezione.
Il dispositivo che deciderai di utilizzare dovrai sceglierlo assieme al tuo medico di fiducia e utilizzato seguendo le direttive del brand produttore, come Jes-Extender.
Sulla base delle ricerche elencate in questo articolo avrai capito come ogni uomo abbia un risultato diverso dall’utilizzo di un dispositivo simile. Allo stesso tempo, l’utilizzo di questo dispositivo è migliore rispetto ad un intervento chirurgico.
Fai la scelta migliore per te e inizia a vedere i risultati.